Senza Messa, si deve ugualmente santificare la Domenica? Certamente!

di Pierfrancesco Nardini per il C3S

Sono tempi durissimi. Anche  e soprattutto da un punto di vista spirituale: la sospensione delle Messe terrà i fedeli lontano dall’Eucarestia per tanto tempo.

Per semplificare, non entriamo nel merito della sospensione né su altre considerazioni, anche relative al Vetus Ordo e alle differenze tra i due riti. Vogliamo solo rispondere ad una domanda che, forse, non a tutti è chiara.

La sospensione delle Messe toglie l’obbligo di santificare le feste?

Semplificando, il fatto che non ci siano le Messe di Domenica ci permette di non fare nulla, come se non fosse un giorno di festa? E, domanda conseguente, nei giorni festivi possiamo stare senza santificare Dio?

Ricordiamo intanto che c’è differenza tra il Comandamento e il precetto.

I Comandamenti sono Legge di Dio, legge divina naturale. Sono stati confermati e perfezionati da Cristo e insegnano quali sono i doveri di natura dell’uomo verso Dio, ma anche verso se stessi e il prossimo. Sono per così dire automatici, ci sono per il solo fatto di nascere e vivere.

I precetti sono, invece, una legge ecclesiastica e scaturiscono dai Comandamenti. Applicano la Legge divina, così servendo ad insegnare ai fedeli i loro doveri principali ed essenziali; danno in sostanza delle regole minime, base, ai fedeli.

Questa differenza comporta che i Comandamenti hanno valore per tutti gli uomini, anche non credenti, mentre i precetti sono per i battezzati. I primi hanno carattere assoluto. Questo vuol dire che in nessun modo i Comandamenti possono essere modificati o abrogati, non lo può fare nemmeno il Papa.

I precetti, invece, in quanto legge ecclesiastica possono variare e, in particolare, se ne può essere dispensati in determinate circostanze.

Nel caso specifico, quindi, se è possibile essere dispensati dal precetto festivo di andare a Messa ogni Domenica e nei giorni di precetto, non si è mai, in alcun modo, esonerati dal rispetto del Comandamento di santificare i giorni di festa, in quanto legge perenne non modificabile e non abrogabile.

In una situazione come quella che viviamo, vista la sospensione delle Messe e la conseguente impossibilità di poter assolvere al precetto festivo, è pacifico che ci sia una generale dispensa.

Questo non vuol dire però che si è esonerati dal dover santificare i giorni di festa. Tale dovere lo abbiamo sempre.

Nella normalità la partecipazione alla Messa è il modo più giusto di osservare il Comandamento, rispettando anche il precetto: non c’è infatti nulla di più perfetto per portare gloria a Dio della Messa, in cui Dio Figlio si offre a Dio Padre per noi. Non basterebbero tutti i Rosari del mondo per pareggiare il valore di una sola Messa.

Nelle situazioni in cui per qualsiasi motivo una Messa non c’è, si può non osservare un obbligo assoluto e incancellabile come è il Comandamento in questione? Ovviamente no.

Si dovrà dunque sopperire in qualche modo alla sospensione delle Messe. Non c’è infatti solo la Messa come modo per santificare le feste. Come abbiamo scritto, è il più perfetto dei modi, ma non l’unico.

Cosa fare dunque in una situazione come quella che viviamo?

Si dovrà dedicare del tempo della propria Domenica a Dio, a renderGli gloria. Come?

Un esempio, forse quello in generale più consigliato, è quello di recitare il Rosario con delle utili meditazioni, con le Litanie, il Credo e altre preghiere (ad esempio 1 Pater 1 Ave e 1 Gloria dopo il Credo), leggere le letture del giorno, possibilmente insieme ad un buon commento, una Via Crucis, o fare altre preghiere (Sacro Manto di S. Giuseppe, altre relative al periodo in cui ci si trova). Il tutto per almeno 45 minuti, meglio ancora un’ora (il tempo di una Messa).

Si conclude con un ragionamento.

Rendere gloria a Dio è un dovere dell’uomo non limitato alla sola Domenica e ai giorni di festa: siamo stati creati «per conoscerLo, amarLo e servirLo in questa vita, e per goderLo poi nell’altra in paradiso» (n. 13 Catechismo di San Pio X).

Molti, purtroppo, si limitano al “compitino”, nel senso che vanno a Messa la Domenica, ma appena fuori e in tutto il resto delle loro giornate si dimenticano di Dio e della loro vita spirituale. E non si rendono conto dell’incoerenza di questo comportamento.

Approfittiamo di questi momenti in cui siamo a casa per meditare sull’importanza del santificare ogni giorno e non solo la Domenica, di non limitarci al compitino domenicale, e rinforziamo sempre più la nostra anima con (almeno) la recita quotidiana del Rosario, se proprio non si riesce ad andare a Messa anche nei giorni feriali.

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1 Comment on "Senza Messa, si deve ugualmente santificare la Domenica? Certamente!"

  1. Grazie Professore

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