BORRACCIA – 18 febbraio

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.


L’ACQUA
Tu hai plasmato l’universo e tutto ciò che contiene…
(Salmo 88)

I SORSI

1

Cari pellegrini, c’e un detto che dice che chi usa le mani è un manovale; chi usa la testa è un artigiano e chi invece usa tanto le mani quanto la testa …è un artista.

2

Ovviamente siamo nel campo delle arti figurative e dell’architettura, ma è un detto che a modo suo dice il vero.

3

Un conto è agire sulla materia trasportandola da un posto all’altro o modificandola, altro è agire su di essa plasmandola, cioè dandole una forma.

4

La forma esprime un modello preordinato, cioè progettato, il che vuol dire “pensato”.

5

L’azione del plasmare esprime una cura. Si prende la materia e non la si butta, anzi la si valorizza cercando di trasformarla in qualcosa che si ritiene degno e importante.

6

L’acqua di questa borraccia è del Salmo 88 e dice che l’universo intero, e tutto ciò che contiene, è stato plasmato da Dio.

7

Ed in questo “tutto” ci siamo anche noi. Anzi ci siamo soprattutto noi!.. perché nel Genesi è scritto che tutto ciò che Dio ha creato lo ha messo a servizio dell uomo: ...che l’uomo domini sugli uccelli del cielo e sui pesci del mare... (Genesi 1,26)

8

Dunque, noi siamo stati plasmati e tutto è stato plasmato per noi.

9

Dio ha progettato noi e ha progettato tutto ciò che a noi servisse.

10

Ma non solo: oltre al progetto, c’è la cura. Dio ha curato noi e ha curato tutto ciò che a noi servisse.

11

Da qui la disarmonia quando non si riconosce questa verità o quando la si rompe con il peccato, il quale altro non è che la rovina del modello su cui Dio ci ha plasmati.

12

C’è però qualcos’altro che va tenuto in considerazione: il tenero “tesoro” di sentirsi voluti e amati.

13

Dio ci ha fatti con cura. Plasmare non è “arronzare”, cioè raffazzonare e fare le cose di fretta. Plasmare è lavorare con pazienza non lesinando tempo.

14

Certo, Dio nella sua assoluta perfezione non ha bisogno del tempo, nel momento in cui vuole, crea; ma è importante convincersi che il suo fare non è un semplice lavorare, ma è l’azione di un artista.

15

Cari pellegrini, dinanzi a quest’attività di artista, noi abbiamo l’obbligo di corrispondere conservando e proteggendo il modello con cui ci ha fatti. Quindi: odiando il peccato!

Al Signore Gesù

Signore, ti ringrazio di ciò che mi hai donato.

Ti ringrazio che esisto per il tuo amore.

Ti ringrazio che mi hai plasmato secondo il tuo volere.

Alla Regina dello Splendore

Madre, tu sei il capolavoro per eccellenza di Dio.

In Te è maggiormente ammirabile l’opera di Dio.

Tu corrispondi perfettamente al suo disegno.

Madre, insegnami affinché con i miei limiti possa corrispondere anch’io.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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