Rubrica a cura di Corrado Gnerre
Introito
(Salmo 34,1-2,3)
Fa’ giustizia, o Signore, dei miei avversari; combatti chi mi combatte, brandisci le armi e lo scudo; e sorgi in mio soccorso, o Signore, baluardo della mia salvezza. Punta la lancia e sbarra il passo ai miei persecutori. Fa’ giustizia, o Signore, dei miei avversari, combatti chi mi combatte.
Lettura
(Isaia 50,5-10)
In quei giorni, Isaia disse: Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio, ed io non resisto, non mi ritiro indietro. Ho abbandonato il mio corpo ai flagellatori, le mie guance a chi mi strappava la barba, non ho allontanata la faccia da chi mi oltraggiava e da chi mi sputacchiava. Il Signore Dio è mio aiuto, per questo non sono stato confuso, per questo ho ridotto la mia faccia come pietra durissima, e so di non rimanere confuso. Mi sta vicino colui che mi giustifica: chi mi contraddirà? Presentiamoci insieme! Chi è il mio avversario? Si accosti a me! Ecco, il Signore Dio è mio aiuto. Chi è che possa condannarmi? Ecco tutti saranno consumati come un vestito, li mangerà la tignola. Chi è tra voi che tema il Signore e ascolti la voce del suo servo? Chi cammina nelle tenebre ed è senza luce speri nel Signore e a lui s’appoggi.
Graduale
(Salmo 34,23 e 3)
Sorgi, o Signore, e rendimi giustizia; Dio mio e Signore mio, difendi la mia causa. Punta la lancia e sbarra il passo ai miei persecutori.
Tractus
O Signore, non comportarti con noi secondo i nostri peccati e non punirci per le nostre colpe! O Signore, non ci addebitare le mancanze del passato, ma vieni presto incontro a noi con la tua tenerezza, perché siamo stremati di forze. (Ci si genuflette) Aiutaci, o Dio della nostra salvezza, per la gloria del tuo nome! Per il tuo nome, cancella, o Signore, i nostri peccati e liberaci!
Vangelo
(Giovanni 12,1-9)
Sei giorni prima di Pasqua, Gesù andò a Betania, dov’era Lazzaro, il morto che Gesù aveva risuscitato. Ed ivi gli fecero una cena: Marta serviva a tavola: Lazzaro poi era uno dei commensali. Ora Maria, presa una libbra d’unguento di nardo puro e di pregio, unse i piedi di Gesù e glieli asciugò coi suoi capelli, e la casa fu ripiena del profumo d’unguento. Disse allora uno dei suoi discepoli, Giuda Iscariota, il quale stava per tradirlo: E perché tale unguento non si è venduto per trecento denari e dato ai poveri? Ciò disse, non perché gl’importasse dei poveri, ma perché era ladro, e tenendo la borsa, portava via quel che ci mettevano dentro. Disse dunque Gesù: Lasciatela fare: e ciò le valga per il giorno della mia sepoltura, perché i poveri li avete sempre con voi, me però non sempre mi avrete. Ora molta gente dei Giudei venne a sapere come Gesù fosse in Betania, e vi andarono non per Gesù soltanto, ma anche per vedere Lazzaro, da lui risuscitato da morte.
Meditazione
- Ungere i piedi di Gesù con unguento prezioso, questo fa Maria, la sorella di Lazzaro.
- Giuda Iscariota si scandalizza: perché tanto spreco?
- E invece nulla è sprecato per onorare il Signore.
- Quando i tempi erano più seri, la gente preferiva offrire bellezza e magnificenza a Dio, anche se questo avesse comportato una maggiore indigenza per loro stessi.
- Oggi facciamo il contrario: pretendiamo la povertà per Dio, ma non per noi…come Giuda Iscariota.
Alla Regina dello Splendore
- Madre, fa che possa offrire, compatibilmente alle mie possibilità, ogni bellezza al tuo Divin Figlio.
- Fa soprattutto che gli possa offrire la bellezza più importante che io possa dargli, ovvero la mia anima in stato di grazia.
- Madre, meglio la morte che la mia anima con la bruttezza del peccato mortale.
- Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.
Dio è Verità, Bontà e Bellezza
Il Cammino dei Tre Sentieri
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