MESSA DEL GIORNO (con meditazione) – Santi Vincenzo (IV secolo) e Anastasio (VII secolo), Martiri

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


La Chiesa festeggia oggi insieme san Vincenzo, il grande diacono di Saragozza martirizzato a Valencia nel 304, e sant’Anastasio, un monaco persiano decapitato nel 628. Due celebri chiese sono loro consacrate a Roma; in una di esse, alle ‘tre fontane’, luogo in cui la tradizione colloca il martirio di san Paolo, si conservano alcune loro reliquie. Il culto di san Vincenzo fu un tempo diffuso quanto quello degli altri grandi diaconi martiri, san Lorenzo e santo Stefano; i loro tre nomi sono infatti ancora riuniti nelle Litanie dei Santi. 


Introito

(Salmo 78)

Salga alla tua presenza, o Signore, il gemito dei carcerati. Fa’ ricadere sette volte tanto sull’animo dei nostri vicini l’oltraggio; vendica il sangue dei tuoi santi da loro sparso. O Dio, gl’infedeli si sono gettati sulla tua eredità, hanno profanato il tuo tempio santo, hanno ridotto Gerusalemme a un cumulo di rovine.


Epistola

(Sapienza 3,1-8)

Le anime dei giusti sono nelle mani di Dio, e non le sfiora il tormento; agli occhi degli insensati sembra che muoiano e la loro uscita da questo mondo è giudicata un travaglio e la loro partenza da noi, fine sciagurata. Invece essi sono nella pace! Così, sebbene castigati agli occhi degli uomini, la loro speranza è tutta immortalità; e mortificati con poco, ne avranno gran beneficio. E Dio che li ha provati degni di sé; e li ha passati nel crogiuolo come l’oro, e li ha accettati come l’olocausto della vittima. Al tempo della loro ricompensa, i giusti splenderanno e scorreranno come scintille nella stoppa; giudicheranno le nazioni e domineranno i popoli, e Dio sarà Signore per essi, per sempre.


Graduale

(Esodo 15,11)

Dio è glorioso nei suoi santi; mirabile nella sua maestà, operatore di prodigi.

(Esodo 15,6)

La tua destra, o Signore, si è distinta nella forza; la tua destra ha spezzato i nemici. Alleluia, alleluia.

(Eccl. 44,14)

I corpi dei santi sono sepolti nella pace, i loro nomi vivono di generazione in generazione. Alleluia.


Vangelo

(Luca 21,9-19)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Quando sentirete di guerre e di sconvolgimenti, non vi sgomentate: deve, infatti, prima accadere questo, ma non è subito la fine. Poi diceva loro: Insorgerà popolo contro popolo e regno contro regno. Vi saranno grandi terremoti e qua e là pestilenze e carestie; fenomeni spaventosi e, dal cielo, grandi segni verranno. Ma, prima di tutto questo, vi metteranno addosso le mani e vi perseguiteranno, vi tradurranno dinanzi alle sinagoghe e nelle prigioni, vi trascineranno davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Così avrete occasione di darmi testimonianza. Ponetevi dunque in mente di non preparare la vostra difesa; vi darò io lingua e sapienza alle quali nessuno dei vostri nemici potrà resistere né contraddire. Sarete traditi perfino dai genitori, da fratelli, parenti ed amici, e tra voi vi saranno degli uccisi; e sarete odiati da tutti a causa del mio nome. ma non un capello del vostro capo perirà. Salverete le vostre anime con la vostra costanza.


Meditazione

  1. Salverete le vostre anime con la vostra costanza…dice Gesù nel Vangelo.
  2. La vita cristiana si misura dalla costanza, cioè dalla perseveranza.
  3. Certo, l’uomo è fragile e può essere più o meno vittima di una certa emotività ed instabilità, ma il cristiano (ogni cristiano!) deve fondare se stesso sulla “roccia” di Dio.
  4. Le tempeste possono avvicendarsi, la barca può sembrare di affondare…ma il cristiano non deve mai farsi prendere da un’insana agitazione.
  5. Certamente deve patire, perché egli non può essere apatico; ma deve trattarsi sempre di un patimento da offrire serenamente a Dio, nella fede che Dio stesso ha sempre tutto sotto controllo.
  6. E’ questa costanza, è questo affidamento, è questa inscalfibile fiducia che ci fa autentici seguaci di Cristo.

Alla Regina dello Splendore

  1. Madre, Tu hai patito per un’intera vita, ben sapendo a quale sofferenza e a quale morte sarebbe andato incontro il tuo Divin Figlio.
  2. Eppure hai sempre vissuto nella e con la pace del cuore.
  3. Tu, vieni invocata anche come Turris davidica, cioè come modello creaturale più perfetto di fortezza.
  4. Regina dello Splendore, aiutami ad essere anch’io forte, stabile, costante.
  5. Regina dello Splendore, guidami nel cammino della vita.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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