BORRACCIA – 21 febbraio

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la borraccia con cui portarsi dietro dell’acqua per idratarsi. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Borraccia” è la meditazione. I vari punti sono i “sorsi” della meditazione.


L’ACQUA

Gioite ed esultate nel Signore, o giusti.

(Salmo 31)

I SORSI

1

Cari pellegrini, quante volte ci siamo trovati al ristorante con un servizio un po’ lento. Siamo stati lì ad attendere non poco, con una buona dose di appetito, con la speranza che arrivassero quanto prima i camerieri per poterci finalmente rifocillare.

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Nell’acqua di questa borraccia il Salmo 31 afferma che i giusti devono gioire ed esultare nel Signore.

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Il che vuol dire che chi è veramente giusto deve gioire solo nel Signore ed esultare solo a causa del Signore.

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Queste parole però possono significare anche un’altra cosa, che non è molto diversa da quella che abbiamo appena detta, ma che ha una sfumatura un po’ diversa. Possono anche voler dire che gioire nel Signore ed esultare a causa del Signore rende davvero giusti.

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Che cos’è la giustizia? Rendere ciò che è giusto rendere, ovvero dare a ciascuno il suo.

6

La prima e fondamentale giustizia è quella di rendere gloria a Dio. Metterlo al primo posto.

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Infatti il primo fine dell’uomo è quello -appunto- di rendere gloria a Dio e poi conquistare la felicità eterna.

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Ebbene, gioire nel Signore ed esultare a causa del Signore costituiscono la sintesi dell’unione del fine primario (glorificazione di Dio) e il fine secondario della vita del cristiano (salvezza dell’anima).

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Gioire nel Signore significa in questo caso pensare non al proprio bene, bensì a quello di Dio. Significa fare la volontà di Dio non perché si teme il giudizio di Dio, bensì perché si ama Dio. Gioire nel Signore vuol dire pensare primariamente alla gioia di Dio.

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Esultare è, invece, una mozione che coinvolge l’essere della propria persona. E’ l’effetto di qualcosa che è accaduto e che si riflette su se stessi. Ecco perché esultare è il consequenziale effetto del fare la gioia del Signore. Insomma, si esulterà in Paradiso, quanto più, nella vita terrena, si è stati capaci di pensare alla gioia del Signore.

11

E qui si capisce una cosa che forse non è sempre chiara. Si afferma giustamente che il Cristianesimo non toglie le croci, ma conferisce a queste un senso, non facendo in tal modo disperare. Tant’è che si dice che anche quando il cristiano è oberato di prove, non deve mai perdere la letizia nel profondo del suo cuore.

12

Ciò è vero, ma ovviamente non è l’esito definitivo. Questo (l’esito definitivo) ci sarà quando la Speranza si trasformerà in Gioia perenne, quando alla gioia seguirà l’esultanza… quando alla gioia nel Signore seguirà l’esultare per il Signore. E tutto questo perché si possiederà pienamente Dio. E’ soltanto Lui infatti che non solo rende possibile la gioia e l’esultanza, ma unisce la gioia con l’esultanza.

13

Al ristorante l’attesa rende gioiosi, perché si sa che di lì a non molto quell’attesa sarà ripagata da succulenti pietanze. Ma se non arriva il cameriere con le portate …l’attesa rimarrà sempre attesa.

Al Signore Gesù

Signore, io ho non ho altra gioia se non Te.

Signore, io non posso che esultare se non per Te, ovvero Tu solo puoi essere la vera causa della gioia.

Questo mondo non capisce e pensa stoltamente che si possa trovare la gioia in altro. Ed ecco perché è un mondo triste e disperato.

Alla Regina dello Splendore

Madre, chissà quante volte, nella tua vita, sarà accaduto di sorridere nel vedere il Tuo Divin Figlio.

Avrete riso e scherzato insieme.

Eppure entrambi eravate consapevoli che la gioia del momento si univa anche al dolore di ciò che sarebbe avvenuto e di cui eravate ben consapevoli.

Sapevate però che il dolore passa, ma la gioia sarà per l’eternità.

Accanto a Te, Madre, anch’io mi convinco che il dolore passa e che la gioia, che dona il Tuo Divin Figlio, mai passerà.

Da Te vengo a mendicare questa bellezza.

Madre, accompagnami nel cammino di questo giorno.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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