“Una speranza, a volte, indebolisce, come un vizio” (Elsa Morante)

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Tra gli strumenti di un cammino vi è la bisaccia, una borsa con cui poter portare il piccolo necessario; non certo il pasto che i pellegrini chiedevano e chiedono agli ostelli, ma qualche semplice e piccolo boccone per sostenere il passo. Fuor di metafora, ne Il Cammino dei Tre Sentieri la “Bisaccia”  è un insegnamento della sapienza naturale con cui poter sostenere il passo dell’esistenza e confermare la scelta della bellezza della Verità cattolica.


Una speranza, a volte, indebolisce le coscienze, come un vizio.

Elsa Morante – L’isola di Arturo

Elsa Morante è stata la scrittrice che è stata, con idee che sono quelle che sono. Per nulla condivisibili.

Queste parole però sono interessanti.

Da una prospettiva similmente nichilista, la Morante dice che la speranza tende ad indebolire le coscienze. Addirittura sarebbe come una sorta di vizio.

C’è dunque un giudizio chiaramente negativo. La speranza, cioè, come qualcosa che alienerebbe l’uomo costringendolo a pensare al dopo e quindi di fatto a non impegnarsi adeguatamente nel presente.

Poi la Morante aggiunge che tutto questo diventa come un vizio.

Il vizio -lo sappiamo- è ciò che negativamente si radica. Che si cronicizza. Che diventa difficile da eliminare, una volta che si è incancrenito.

Al di là dell’accezione negativa della speranza come vizio, su cui ovviamente non possiamo essere d’accordo, la Morante è in realtà costretta ad ammettere che essa (la speranza) possa diventare qualcosa che si radica, cioè una realtà di cui non si possa fare a meno, che facilmente possa inserirsi nella fatica del vivere, che possa addirittura diventare ossigeno e alimento. Che possa perfino creare “dipendenza”.

Tutto vero. La speranza è così. E’ eliminabile. Non se ne può fare a meno. Perché l’uomo non può trovare nel qui e ora la sua ragione. Ha bisogno di una soluzione. Ha bisogno che tutto venga ricapitolato, restaurato e risolto.

Ed è qui la sciocchezza-vera che afferma la Morante.

Sciocchezza, perché la speranza non è un vizio.

Vera, perché s’intuisce che la speranza è qualcosa di naturale: l’uomo facilmente se ne affascina.


Dio è Verità, Bontà e bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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