VIA PULCHRITUDINIS – “Una giornata grigia” (Richard Miller)

Rubrica a cura di Corrado Gnerre


Noi de Il Cammino dei Tre Sentieri siamo convinti che è importante ribadire che Dio è Somma Verità, Somma Bontà e Somma Bellezza. Che la Verità Cattolica non solo è “vera” ma è anche “bella”, che non solo soddisfa pienamente l’intelligenza con la sua inappuntabile logica, ma anche il cuore con il suo costitutivo e irresistibile fascino. Ed ecco perché le nostre meditazioni devono muovere anche dalla contemplazione della Bellezza, utilizzando quella che si è soliti definire la “Via Pulchritudinis”… appunto: la “Via della Bellezza”, che è il Terzo Sentiero de “Il Cammino dei Tre Sentieri”


Richard Miller (1875-1943), Una giornata grigia, anno 1910-1911

E’ davvero una giornata grigia?

Forse lo è per il cielo. Ma i colori si stagliano bene. Il contrasto cromatico dei fiori riconciliano con la vita.

D’altronde è una legge dell’ottica: quando il cielo è grigio, la natura è più osservabile ed è più facile notare le varie gradazioni di colore.

Non così quando c’è troppo sole. Allora tutto è fastidiosamente abbagliante.

Il grigio della vita non è sempre grigio. O meglio: può e deve trasformarsi in colore. In gioia.

La giovane donna che sta sorseggiando il tè palesa tutta la sua serenità; mentre la possibile minaccia di pioggia non turba il suo sorriso appena accennato.

Tutto è tranquillo in quel grigio paradossalmente colorato… colorato dall’esigenza di trasformare gli affanni in letizia.

Ma perché accada questo, occorre una Ragione.

Se la vita è all’insegna del Nulla, non c’è grigio che possa trasmutarsi in colore.

Dio è Verità, Bontà e bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri


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