1. Scrive san Luigi Grignon de Montfort nel suo Il segreto ammirabile del Santo Rosario, al numero 111: “Una contessa di Spagna, istruita nella devozione del Santo Rosario da san Domenico, lo diceva tutti i giorni con progressi meravigliosi nella virtù. Poiché non respirava che la perfezione, domandò un giorno a un prelato famoso predicatore alcune pratiche di perfezione. Questo prelato le disse che bisogna prima esporre lo stato della sua anima e i suoi esercizi di pietà; ella gli disse che il principale era il Rosario, che recitava tutti i giorni meditando i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi con un grande profitto spirituale della sua anima. Il vescovo, rapito nell’udirla spiegare i rari insegnamenti racchiusi nei misteri, le disse: ‘Sono da vent’anni dottore in teologia, ho letto una quantità di eccellenti pratiche di devozioni; ma non ne ho conosciute di più fruttuose né di più conformi al cristianesimo. Voglio imitarvi, predicherò il Rosario.”
2. Come è possibile che il Rosario conferisca sapienza? Il Rosario è una preghiera che unisce le tre classiche modalità del pregare: la modalità orale, la modalità meditativa ed anche la modalità contemplativa. Con quest’ultima, la contemplativa, in una posizione dominante e unitiva di quella orale e meditativa. Chiediamoci: come si apprende di più? Leggendo? Studiando? O osservando? Basterebbe pensare ai garzoni di un tempo che diventavano bravi artigiani proprio perché impiegavano il  loro tempo ad osservare e ad aiutare il maestro. Oppure ai chirurghi. Essi certamente imparano molto dai libri, ma soprattutto imparano dalla pratica, dallo stare in sala operatoria, dallo stare quanto più tempo possibile accanto ai maestri di chirurgia. E così avviene anche nella preghiera con la contemplazione.
3. Dunque, il Rosario conferisce sapienza perché è soprattutto un guardare i Misteri della Fede, facendosi accompagnare da Colei che è la Sede della Sapienza per eccellenza.
4. Non a caso un santo instancabile della recita del Rosario, come san Clemente Hofbauer (1750-1820), patrono di Vienna, chiamava il Rosario “la mia biblioteca”.

Dio è Verità, Bontà e Bellezza

Il Cammino dei Tre Sentieri

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